Numerose esposizione ospitarono le sue opere: prima quella della capitale Kinshasa, poi quella di Lumumbashi e quindi in altre città dello Zaire. Espose a Banghi (Africa centrale), Bruxelles, Johannesburg.

Al suo attivo figurano importanti premi in campo nazionale e riconoscimenti della critica. È membro dell’Accademia d’Italia dell’Arte e del Lavoro. Cenni critici sono apparsi sul Corriere d’Informazione, su Artecultura e su numerosi altri periodici qualificati. Sue opere, sono in permanenza alla Galleria Leonardo da Vinci di Imbersago (CO) e alla Galleria Gierre di Milano.

« …II tratto è deciso e corre veloce e l’estro dimostra una scelta decisa e serena. Fattori questi che hanno permesso al Cusin la convalida di un nutrito curriculum di consensi nelle mostre effettuate in varie parti dell’Africa e dell’Europa ». (G. Martucci).

I suoi lunghi soggiorni in Africa gli hanno dato quello stimolo creativo che rivediamo anche nelle opere più recenti. Cusin si avvale di quell’esperienza per svolgere un certo tipo di ricerca somatica e ambientale, in un recupero storico d’antiche tradizioni orientali. Un palpito d’umanità è sempre presente nella sua tematica, anche se a volte ci appare chiusa nel cerchio magico di una sua idealizzazione del reale. Tecnicamente preparatissimo, Cusin ha trovato nelle sue strutture una coerenza stilistica che lo porterà senz’altro ad una sempre maggior sublimazione della figura evocata.

Vincenzo Castelli