La monocroma pittura di Cusin si rivolge istantanea forza d’immagine al mondo africano. Ne coglie l’asprezza e la tenerezza della donna: il risentimento dei suoi sforzi fisici nel lavoro e il materno colore dell’affezione di generatrice. Anche la tonalità vivifica il rosso aurora dei cieli sudafricani, talvolta intercalati da presenze di cupo bruno o di bianco vivo.

E’ l’introspezione di un racconto umano osservato nella cornice del folclore, del fatto culturale. Un impegno che vede, appunto,  come  protagonista prima la donna, poi l’attenzione dei lucenti occhi di bambini, nell’incantevole spazio dell’ambiente naturale.

Danzatore africano